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Fantascienza Ricordi di un grande futuro di MaxT
Genere: Originali - fantascienza Rating: Verde Note: What if? (E se ...)
Russia, 1994. In attesa del pranzo di Natale, una coppia parla ai nipoti di un vecchio progetto di missione rimasta sulla carta ai tempi della corsa alla Luna. La realtà che tengono per sé, però, va molto al di là di quanto possono raccontare.
Narrativa: 10 punti. Doppio sforzo, doppia fatica, ma anche doppio risultato d'eccellenza! Il passato viene raccontato in un impeccabile presente narrativo, fluido, scorrevole, così ben ritmato che non ci si perde nemmeno davanti alle parti tecniche, sicuramente molto complesse, e contemporaneamente ricordato con toni più lenti e, volendo, cupi, ritornando al tempo verbale più consono. Tali stacchi, però, non solo sono stati gestiti in maniera così efficace che non appesantiscono la lettura, anzi, al contrario rendono più interessante e coinvolgente il racconto in ogni sua parte: descrittiva, emotiva, ma anche di attinenza alla realtà storica in cui è ambientato.
Trama o Introspezione: 9,9 punti. Il tema è il futuro, ma torniamo nel passato, nella Russia di Eltsin, in cui marito e moglie raggiungono la famiglia per festeggiare il Natale ortodosso. Se vi sembra banale, siete fuori strada, perchè i due sono nientepopodimenoche ex-cosmonauti che hanno partecipato ad una missione sulla Luna, così, approfittando dell'attesa del pranzo, saliamo tutti su una navetta spaziale pilotata da una Barbie che ci fa atterrare nell'URSS, anzi, CCCP, di Kruscev, con un finale da cardiopalma: meglio che l'Apollo 13! Battute a parte, tutto ciò per dare qualche indizio su una trama davvero avvincente, mai noiosa, dove l'autore riesce sempre a catturare l'attenzione, a volte solo con piccoli dettagli. Non ho voluto dare il massimo punteggio soltanto perché mi sarebbe piaciuto che fosse più lunga e rivelasse alcuni punti sospesi(*).
Personaggi: 10 punti. I due protagonisti principali sono complessi, sfaccettati e ricchi in emozioni e personalità. Sia il contorno familiare che quello storico-politico in cui sono stati calati è adeguato, corente, realistico, preciso. Ho voluto dare il massimo punteggio, anche se in una originale non c'è lo spauracchio dell'OOC, perché comunque in questa storia vengono citati, o anche fatti interagire direttamente con i personaggi originali dell'autore, dei protagonisti veri della nostra storia mondiale con la stessa coerenza, lo stesso realismo, con una naturalezza disarmante, come se Leonid e Valentina fossero davvero persone vissute nel nostro passato. Ergo: chapeau!
Originalità: 9,8 punti. Parlare di originalità in senso stretto in una storia che ha senso soltanto se realistica e credibile, per me è un controsenso. Non è originale negli eventi narrati perché molti di essi sono realmente accaduti, quindi non può esserlo, altrimenti non sarebbe più coerente con il periodo storico-politico ed i riferimenti relativi perderebbero in efficacia. Ma in senso lato posso sicuramente affermare che ambientare un racconto che ha come tema il futuro in un passato che ricorda un passato ancora più remoto sia davvero una trovata originale e pure geniale, che magari diventa più comprensibile soltanto dopo una rilettura, o comunque da chi ha una conoscenza culturale sufficiente di quel particolare periodo per capire appieno l'ambientazione ed i suoi sottintesi.
Competenza lessicale e morfo-sintattica: 10 punti. Ottima padronanza della lingua italiana, uso di terminologia tecnica complessa in maniera così precisa ed efficace che persino un ignorante in materia (come la sottoscritta) può capire tutto senza bisogno di note a piè di pagina o spiegoni noiosi e ridondanti. Anzi, le "lezioni" di cosmonautica sono state persino divertenti da leggere, grazie anche all'ausilio di simpatici espedienti narrativi, davvero originali e sempre azzeccati.
Eventuali considerazioni globali: il fatto di aver betato questa storia stupenda potrebbe indurre erroneamente a pensare che sia questo il motivo dei voti così alti, soprattutto sui punti di narrativa, stile, lessico e grammatica; non è così, perché le mie, più che correzioni vere e proprie di errori o imprecisioni, sono state più che altro suggerimenti; la base di partenza era già ad un livello piuttosto alto, mentre le limature successive hanno fatto il resto. Così come la resa meravigliosamente realistica dei personaggi calati nella cultura russa non è affatto merito mio, anzi, io ho riempito 'sto poro fijo con una barcata di nozioni, che lui ha invece preso, selezionato, filtrato, infine personalizzato magnificamente. Un unico appunto: il font da lillipuziani... ARGH!
(*)ma sono anche consapevole che, essendo stata scritta per un contest, sarebbe diventata troppo lunga.
Punteggio finale: 49,7
edit: solo un vezzo, ho variato il font dell'impaginazioneEdited by .:§Silen§:. - 10/4/2009, 12:53
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